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Visita nutrizionale
La visita nutrizionale è strutturata in 5 fasi:
1. Colloquio nutrizionale e anamnesi

 

Per permettere un’elaborazione accurata del piano nutrizionale risulta di fondamentale importanza la raccolta dei dati sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita del soggetto. Ciò è necessario per concordare insieme gli alimenti e i prodotti alimentari maggiormente graditi per permettere all’individuo di mantenere il nuovo piano alimentare nel tempo senza grandi difficoltà.

2. Antropometria distrettuale
 

L’antropometria è un metodo facilmente applicabile e non invasivo, per determinare le dimensioni, le proporzioni e la composizione del corpo umano. E’ utile distinguere la valutazione antropometrica dello stato nutrizionale in 3 fasi:

  • Misurazione di peso e statura

  • Misurazione delle circonferenze, con relativo calcolo delle aree muscolo-adipose degli arti e del tessuto adiposo sottocutaneo

  • Misurazione dei diametri ossei per individuare la struttura fisica del soggetto (esile, normale o robusta).

3. Plicometria
 

L’analisi plicometrica è una pratica che permette la valutazione della distribuzione dell’adipe nelle diversi distretti corporei e comprende la valutazione delle pliche:

  • Bicipitale

  • Tricipitale

  • Pettorale o toracica

  • Sottoscapolare

  • Addominale

  • Soprailiaca

  • Mediana della coscia

  • Mediale del polpaccio

4. Bioimpedenziometria

 

La misura dell’impedenza corporea è di fondamentale importanza per monitorare i pazienti durante il percorso di rieducazione alimentare e per valutare le condizioni dello sportivo che vuole incrementare le sue prestazioni, in quanto è necessaria sia per la valutazione dello stato nutrizionale, che per la valutazione della composizione corporea.

 E’ necessario che l’impedenziometro dia informazioni riguardanti:

  • Acqua totale

  • Acqua intracellulare

  • Acqua extracellulare (in eccesso può essere causa di ritenzione idrica)

  • Massa magra

  • Massa grassa

  • Massa cellulare

  • Massa muscolare

  • Rapporto Sodio/Potassio

  • Angolo di fase (parametro bioelettrico sensibile alle variazioni intra ed extracellulari)

Il tutto per permettere una corretta valutazione dello stato di salute cellulare.

L’apparecchiatura impedenziometrica da me utilizzata e utilizzata anche in strutture ospedaliere, misura separatamente la resistenza (Rz) e la reattanza (Xc), calcolando l’angolo di fase tra la tensione e la corrente.

La misurazione avviene attraverso il posizionamento di elettrodi monouso in specifici punti della mano e del piede.

L’impiego di tale strumentazione durante la visita di controllo diventa un’esigenza se si desidera valutare correttamente l’andamento dello stato alimentare, il monitoraggio dei parametri descritti, l’eventuale perdita di massa muscolare, e lo stato di idratazione.

N.B. Il soggetto prima di essere sottoposto a visita impedenziometrica deve essere ben idratato e deve sospendere l’eventuale attività sportiva che svolge per la data indicata.

5. Misura del metabolismo basale (MB)
 

Si definisce metabolismo basale di un individuo il consumo energetico giornaliero (espresso in Kcal) in condizioni di riposo fisico e a digiuno da circa 12 ore. Può essere calcolato grazie alla valutazione dei processi ossidativi cellulari che sono proporzionali all’ossigeno consumato durante la respirazione.

La completa metabolizzazione di grassi, proteine e carboidrati richiede quantità di ossigeno che variano da soggetto a soggetto e il tipo di substrato energetico ossidato andrà ad incidere anche sulla quantità di anidride carbonica prodotta. Dal calcolo derivante dall’ossigeno inspirato e dall’anidride carbonica espirata è possibile risalire al dispendio energetico corretto dell’individuo grazie ad un’adeguata e sofisticata apparecchiatura.

L’analisi delle richieste energetico-nutrizionali di un individuo costituisce quindi la base per l’impostazione di un corretto ed adeguato piano dietetico in quanto il metabolismo basale varia in funzione di sesso, peso, altezza, età, composizione corporea (massa grassa, muscolare, etc…) e non ultimo lo stato ormonale. Infatti il consumo energetico di un soggetto può essere strettamente correlato alle variazioni di alcuni livelli ormonali (TSH, FT3, FT4, rispettivi anticorpi, e altro).

Concludendo si può ben capire che semplici formule matematiche basate su peso e altezza non possono bastare ad individuare il corretto introito calorico e quindi a formulare il piano alimentare più adeguato all’individuo per evitare l’eccessiva denutrizione. Inoltre una visita regolamentata da apposite strumentazioni all’avanguardia evita che lo stato di salute “peggiori” conseguentemente a piani nutrizionali spesso drastici (come le diete “fai da te” o altre tipologie di piani dietetici che possono avere successivamente il cosiddetto “effetto boomerang”) e a volte non indicati sulla base di condizioni fisiopatologiche accertate dal medico specialista.

 

 

Naturalmente la misurazione di tutti i parametri descritti ha la durata di 1 ora e 30 minuti circa, non è invasiva e non comporta alcun disturbo fisico.

N.B. Il soggetto sottoposto a visita nutrizionale ha diritto alla consegna di documenti riguardanti i dati presi in considerazione dalle analisi effettuate per l’elaborazione del corretto piano alimentare, con timbro e firma del nutrizionista.

Visita di Controllo

Le modificazioni che avvengono nell’organismo umano conseguentemente all’aver intrapreso il nuovo piano alimentare vanno correttamente monitorate tramite l’opportuna strumentazione di solito a cadenza mensile; in base al caso (stati patologici o fisiologici) o su richiesta del soggetto in esame il tempo che intercorre tra una visita di controllo e l’altra può essere ridotto.

Infatti il soggetto, oltre a valutare da sé i cambiamenti esterni e l’eventuale stato di benessere, ha il diritto di conoscere le trasformazioni interne all’organismo che verranno opportunamente da me comunicate e sulla base dei risultati il piano alimentare può subire variazioni.

Ancora1
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